Incontro con Lo Sport

Il mondo dello sport è tra gli aspetti più fantasiosi, bizzarri e sensazionali momenti della vita. Fenomeno di costume, di libero e facile accesso. Per una buona fetta della società, lo sport rappresenta tutto: un gioco, un duello, una macchina da soldi, uno spettacolo.
Per la sociologia, lo sport rappresenta sia un fenomeno sociale sia sportivo, con un proprio codice linguistico. Un linguaggio universale.
L’Incontro con il mondo dello sport è tra i primi che si realizzano; da subito si è catapultati tra calcio, nuoto, danza, scherma.
Ed altro.
Elenco infinito, quello delle discipline sportive.
Attraverso lo sport, l’individuo riesce a capire le regole del gioco all’interno della società.
È un incontro fondamentale, perché ci si forma.
È un gioco di squadra – anche nelle discipline individuali perché aggreganti – dove vige lo spirito di gruppo; dove ognuno deve rispettare il proprio ruolo acciocché ci sia equilibrio.
All’origine del suo futuro, il bambino impara e diventa ciò che vive.
Se vive nell’armonia, diverrà sano.
Se vive nell’antagonismo, diventerà aggressivo.
Se vive nella lealtà, diverrà corretto.
Se vive lo spirito di gruppo, diverrà vincente per lui ed il suo mondo.
Nello sport si intercalano i valori dello passione e della appartenenza territoriale, divenendo il significante di ogni luogo.
È potente, civiltà in conflitto tra di loro devono incontrarsi a prescindere, sul terreno di gioco.
Lo sport è un perfetto incontro tra veicolo e strumento; veicolo in quanto fatto di valori e, strumento in quanto mercato economico.
Lo sport è un simbolo. Un significato unico.
Comunica, vi è intrinsecamente della significazione, un linguaggio, uno spettacolo fisico eccessivo. Esercita un potere di immaginazione incredibile; il messaggio non è ciò che si vede, ma ciò che si crede.
Ogni azione di gioco produce una passione. Il corpo del giocatore è la chiave di lettura; a lui gli sguardi se tocca con la mano, se spinge l’avversario, se scontrandosi frontalmente con un compagno cade a terra e prova dolore.
Ma il tutto dura pochi secondi, il giocatore lotta contro se stesso, si rialza, il pubblico applaude.
È un eroe.
Uno sportivo è un lottatore, deve lottare fino alla fine, il pubblico vuole vederlo stremato. L’ultimo gesto: un segno di gloria.
La vittoria è nostra.
Fuori dal palcoscenico, il giocatore esce di scena dalla rappresentazione e torna ad essere uno di noi.
Per lo spettatore è il mito che in lui ha visto, attraverso la celebrazione di un rito la sensazione della lotta, della guerra leale per una vittoria.
Per questo è importante l’Incontro con lo sport, sin da subito capisci che per diventare forte e sano, devi faticare.
Nulla è per caso nella vita, se non l’alchimia del piacersi.
Ma quella è un’altra storia.

*In foto, insieme a Francesco Ghirelli, tra i massimi dirigenti del management sportivo europeo.