Testo Mozione ARS #stopsexualtourism

Premesso che: secondo l’ultimo rapporto di Ecpat Italia (organizzazione che da settant’anni si batte contro lo sfruttamento sessuale dei bambini) emerge che gli italiani (per lo più di sesso maschile) sono tra i maggiori “clienti” di minori che vengono fatti prostituire nei Paesi del terzo mondo;

–  le mete preferite dai turisti sessuali italiani sono il Kenya, Santo Domingo, la Colombia, il Brasile e la Thailandia;

– spesso, in questi Paesi non vengono intraprese azioni politiche a tutela dei diritti dei soggetti che, di fatto e concretamente, sono vittime di abusi sessuali che, come detto, vengono, purtroppo, perpetrati anche da parte di nostri connazionali che, profittando, anche, di legislazioni meno severe o non disciplinanti detto, grave, fenomeno, attentano ai diritti minori assoggettati al mercato della prostituzione e degli altri fenomeni di abuso, fisico e morale, cui, in questi Paesi, i bambini, e non solo, sono sottoposti (es. matrimoni forzati, spose bambine, ragazze alle quali viene negata l’istruzione, donne utilizzate come merce di scambio, donne vittime della tratta);

– con il “Progetto Internazionale a Tutela dei Diritti Minorili nel Mondo” si è inteso intraprendere azioni sempre più concrete e volte ad aumentare la necessaria consapevolezza del detto fenomeno, incentivando ed aumentando le azioni a contrasto dell’intollerabile fenomeno del turismo sessuale, ed in special modo, del turismo sessuale minorile, e ciò anche grazie alla creazione di un Comitato Scientifico, che ha come precipua finalità quella di curare, rappresentare e valutare ogni idea/azione riguardante il detto progetto;

– la Città di Palermo e la GESAP, nel mese di Giugno 2016, hanno scelto di partecipare attivamente alla campagna di sensibilizzazione sulla lotta al turismo sessuale minorile, con istallazioni informative e di propaganda all’interno dell’aerostazione “Falcone e Borsellino”;

– numerose iniziative importanti sono costantemente condotte anche da numerosi associazioni locali ed internazionali quali La METE ONLUS e LA PROTEA HUMAN RIGHTS, che hanno portato la loro voce presso il “Consiglio dei Diritti Umani” di Ginevra e presso il “World Social Forum” di Montreal;

– tutti i bambini del mondo hanno il diritto di essere amati e di vivere in modo sano e naturale, non essendo accettabile, in alcun modo, che si debba assistere passivamente a viaggi all’estero di nostri connazionali al fine di praticare quella forma più abietta e ignobile di sfruttamento del prossimo ossia: il turismo sessuale

– l’anima del vivere in un mondo globalizzato chiede e pretende rispetto per tutti, soprattutto per gli ultimi di ogni sistema sociale, in special modo se si tratta di minori che hanno il diritto di vivere la loro infanzia ed adolescenza liberi da ogni forma di sopruso e di sfruttamento. Considerato che:

– per storia e tradizione questo Parlamento Regionale costituisce, e deve continuare a costituire, luogo privilegiato di discussione politica che guardi ben oltre i soli confini della Regione;

– la Sicilia, storicamente crocevia di popoli e culture, non può sottrarsi al ruolo che ad essa compete come soggetto promotore e, nelle proprie competenze, garante dei diritti dei soggetti più deboli, nonché, promotrice di una cultura di legalità e coscienza civica sostanziale;

– la Legge 269/98 sancisce la punibilità dei reati di prostituzione e pornografia in danno di minore, anche se perpetrati fuori dal territorio nazionale, con obbligo “per gli operatori turistici che organizzano viaggi collettivi o individuali in Paesi esteri […] di inserire in maniera evidente nei materiali propagandistici, nei programmi o, in mancanza dei primi, nei documenti di viaggio consegnati agli utenti, nonché nei propri cataloghi generali o relativi a singole destinazioni, la seguente avvertenza: […] la legge italiana punisce reati inerenti alla prostituzione e alla pornografia minorile, anche se gli stessi sono commessi all’estero” (art. 16  Comunicazioni agli utenti);

– “Il Codice di Condotta dell’Industria Turistica Italiana” elaborato nel 2000 da ECPAT- ITALIA, Associazioni e Sindacati di categoria, impegna alcuni Tour Operator ed Agenzie di Viaggio, alcune Compagnie di linea aerea e alcuni aeroporti ad adottare detto Codice di Condotta recepito, il 19 luglio 2003, anche in e dal CCNL del Turismo;

– la Direttiva 2011/93/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 dicembre 2011(recepita in Italia con decreto legislativo 4 marzo 2014, n. 39), avente ad oggetto e finalità la lotta all’abuso ed allo sfruttamento sessuale dei minori ed alla pornografia minorile, vieta l’organizzazione e promozione di viaggi che abbiano e/o possano avere detta, intollerabile, finalità;

– ad oggi, solo Cipro, Grecia, Italia e Malta hanno adottato un reato specifico che sanziona l’organizzazione di viaggi per conto terzi con lo scopo di commettere reati sui minori;

Ritenuto che:

– è prerogativa di Codesta Assemblea, per tramite del Suo Presidente, esternare la propria posizione in ordine, anche, ad eventi che travalichino la mera amministrazione della Regione;

– il Presidente dell’Assemblea possa e debba ritenere necessario che codesto Parlamento impegni il Governo regionale, nella persona del Presidente, a farsi latore, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, nonché presso il Ministro per gli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale, il Ministro dei Trasporti ed il Ministro della Giustizia, ciascuno per le proprie competenze, ad attivarsi al fine di formulare una proposta di risoluzione con cui chiedere all’Unione Europea di sensibilizzare tutti i Paesi Membri affinché possano adottare un sistema sanzionatorio che punisca i soggetti che, a qualsivoglia titolo, organizzino e/o promuovano viaggi con lo scopo di commettere reati sui minori, e promuovendo risoluzioni ed accordi volti alla tutela e protezione dei minori con i Paesi terzi maggiormente a rischio.

Impegna il Governo della Regione

1. Nella persona del Presidente, a farsi latore, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, nonché presso il Ministro per gli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale, il Ministro dei Trasporti ed il Ministro della Giustizia, ciascuno per le proprie competenze, ad attivarsi al fine di formulare una proposta di risoluzione con cui chiedere all’Unione Europea di sensibilizzare tutti i Paesi Membri affinché possano adottare un sistema sanzionatorio che punisca i soggetti che, a qualsivoglia titolo, organizzino e/o promuovano viaggi con lo scopo di commettere reati sui minori, e promuovendo risoluzioni ed accordi volti alla tutela e protezione dei minori con i Paesi terzi maggiormente a rischio.

2. A farsi promotore dell’applicazione, presso Aziende di settore e Tour Operator, Agenzie di Viaggio, Compagnie di Linea, nonché ed in special modo nei riguardi delle Agenzie on-line e non che hanno sede nel territorio della Regione Sicilia, nonché presso le Società di gestione degli Aeroporti regionali, del Codice di Condotta dell’Industria Turistica Italiana” elaborato nel 2000   che prescrive:

a) La formazione e l’aggiornamento del personale, sia in Italia che nei paesi di destinazione, sul tema dello sfruttamento sessuale dei minori;

b) La comunicazione ai propri clienti dell’impegno dell’azienda nella lotta contro il turismo sessuale, nonché dell’adesione degli stessi al Codice di Condotta;

c) La predisposizione di clausole da inserire nei contratti che vincolano i fornitori di servizi ricettivi ad impedire l’accesso ai minori del luogo nelle proprie strutture;

d) L’applicazione di adesivi contro il turismo sessuale presso le agenzie di viaggio e i fornitori di servizi ricettivi attraverso i Tour Operator.

3. a farsi promotore presso l’ENAC per fare applicare ed inserire sulla carta dei Servizi, pubblicata annualmente dai singoli Aeroporti, un riferimento alle norme della Legge 269/98, alla Direttiva 2011/93/UE e a tutte le norme contro lo sfruttamento del turismo sessuale a danno dei minori, e dell’applicazione di appositi poster e manifesti informativi negli aeroporti contro il turismo sessuale proposte dalle Associazioni impegnate contro il turismo sessuale.

4. a farsi promotore presso il Governo Nazionale per iniziare campagne pubblicitarie patrocinate dalla Presidenza del Consiglio e dal Ministero della Cultura al fine di determinare maggiore sensibilizzazione ed educazione della popolazione per il tema di riferimento.