L’Idealtipo

Un idealtipo (o tipo ideale) è una costruzione teorica che in sé contiene i dati storici e contingenti di determinati fenomeni, le cui relazioni e conseguenze sono riconducibili ad un unico modello con il quale è possibile comprendere i tratti essenziali di una realtà storico-sociale.

Spesso è un termine estratto dal suo contesto culturale e/o storico che, applicato a realtà diverse, permette di individuare tratti comuni.

Sono esempi di tipi ideali i concetti di autorità, potere, feudalesimo, etica protestante.

Idealtipo è un termine coniato nella seconda metà del XIX secolo dal sociologo Max Weber e richiamato nel 1959 dallo psicologo Karl Jaspers che lo definisce in questi termini:

“Tutta la psicologia comprensiva […] si basa su sentimenti di evidenza nei confronti di relazioni comprensibili, distaccate, completamente impersonali. Tale evidenza viene acquisita in occasione dell’esperienza concreta di fronte a personalità umane, ma non induttivamente dimostrata”.

Il tipo ideale o, l’idealtipo, è lo strumento euristico per l’interpretazione della realtà che, una volta accettato, conduce necessariamente a chi lo accetta a determinate conclusioni e, quindi garantisce l’oggettività della ricerca scientifica. Il tipo ideale è l’estrapolazione dalla realtà storico-sociale di un suo tratto che concretamente si trova inserito in tale realtà.

Weber, sottolinea il carattere euristico di queste elaborazioni concettuali che nulla hanno a che fare con l’ideale nel senso di come si desidererebbe  i fenomeni considerati fossero o diventassero.

Il tipo ideale rappresenta un quadro il quale non è la realtà vera e propria, ma tuttavia serve né più né meno come schema in cui la realtà deve essere sussunta come esempio, esso ha il significato di un puro concetto limite ideale, a cui la realtà deve essere misurata e comparata, al fine di illustrare determinati elementi significativi del suo contenuto empirico.

Cosa faremo? Si realizzeranno i ritratti dei volti, ed io li analizzerò in termini euristici e sperimentali, secondo la teoria del tratto comune.